sabato 2 maggio 2009

A Diary from Colombia - Day 2: Hola, ¿qué tal, amigos?

Ho scoperto che in Colombia il governo assegna vari livelli alle zone delle città, da 1 a 6, secondo il grado di povertà e quindi di pericolosità. Zona 1 è la più povera, e pare che qui a Bogotà esista anche una zona 0. Il nostro hotel fortificato è credo in zona 5, ma forse lunedì mi faccio portare in zona 2 a fare un po'di foto da gente del luogo con cui ho parlato ieri sera... interessante!


Giornata non ricchissima ieri, siamo stati in hotel la mattina a riposarci aspettando quelli dell'organizzazione, qui in hotel c'era una specie di evento strano di presentazione di non so cosa, c'era un sacco di gente nella sala conferenze e ogni tanto suonavano a tutto volume roba come la musica di Jurassic Park (probabilmente in onore della recinzione) e YMCA... ho provato a chiedere al facchino cosa stessero facendo ma mi ha guardato male ed è andato via! (forse a causa del mio spagnolo improvvisato)
Poco dopo è arrivato Ramon, un mio vecchio amico fotografo italiano che ha deciso di proseguire il suo viaggio estivo in america a tempo indeterminato vagabondando per l'america latina senza altra meta che arrivare un giorno imprecisato in Patagonia...

Mitico Ramon! www.autolycus.it

dopo aver girato messico, nicaragua, guatemala è arrivato qui per incontrarsi con noi, visto che gli avevo preannunciato che sarei stato qui gli ho anche portato dei beni di prima necessità di cui aveva bisogno, e così ieri si è aggregato a noi!


A pranzo siamo andati in un paesino che è stato inglobato negli anni nella città, un posto molto carino in stile spagnolo, lì ho mangiato una zuppa tipica colombiana che si chiama ajiaco, fatta con patate strane pollo e altra roba in cui ti ci mettono anche formaggio a piacimento...

mitica zuppa, l'ajiaco, molto buona devo dire,
ma il piatto forte è stata la mega bistecca
con contorno di quesadillas! Fenomenale! :D


Abbiamo fatto anche un salto in un supermercato locale dove mi sono pentito di non aver fatto foto, perchè il banco della frutta e verdura era paragonabile a quello di un pianeta alieno, roba mai vista dalle forme e colori più assurde.
Abbiamo comprato un paio di cosette che assaggeremo in questi giorni, il primo test è stato:

la Guanabana intera.

Guanabana, il frutto alieno!
Un frutto assurdo che sembra fatto di intestino alieno e che sorprese i conquistatori spagnoli, date le sue enormi dimensioni viene venduto a pezzi relativamente piccoli.
L'interno è bianco e filamentoso con pezzi che inglobano i semi neri, al tatto è molliccio e schifoso, al gusto è asprino tipo un agrume e dolciastro... a me non è piaciuto per niente, agli altri si. Quando torno metterò su il filmato di quando l'abbiamo mangiato.

guanabana e papaya, vai di tropical!


La sera siamo usciti con Gian Luigi ed i suoi amici e siamo stati in un locale dove suonava Charlie, il suo amico cuoco del suo ristorante. Il locale era molto carino ma non c'era molta gente, alla fine era pur sempre giovedì sera, ma nei prossimi giorni c'hanno promesso di portarci nei posti più significativi, intanto ho fatto il mio secondo incontro con l'Aguardiente, liquore tipico locale che sa vagamente di anice e non so bene da cosa è fatto, non è affatto male!

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