sabato 2 maggio 2009

A Diary from Colombia - Day 6: Il risveglio.

Chiedere indicazioni è la regola base del viaggiatore.

Scrivo questa ultima pagina del mio diario dal PC di casa con accanto una valigia fatta di malinconia ma pienissima di bei ricordi.
Ricordi di un paese così lontano e diverso che mi ha mostrato il suo lato umano, il suo volto amichevole e mi ha accolto bene come non mi sarei aspettato.

la guanabana torna di prepotenza in scena,
questa volta nella sua forma naturale
ed integra!

Le differenze sono di solito la cosa che mi attira di più di un paese straniero, per questo amo tanto il Giappone, andare in un supermercato e vedere tutti i diversi prodotti che hanno o anche gli stessi ma in formati gusti o tipi diversi dai nostri è troppo divertente per me!
Qui ci sono un infinità di frutti assurdi da provare che ti fanno girare la testa senza parlare poi delle altre cose strambe... Ramon mi ha fatto provare la maracuya, un frutto giallo strano che una volta tagliato e aperto dentro è fatto come una poltiglia arancione fluorescente semosa da mangiare con un cucchiaino, lui ne va matto... io sono corso in bagno a sputare! (e sono uno che mangia veramente di tutto, cavallette comprese!) Grazie Ramon, sono sicuro che faccia bene, ma quel sapore acido-rancido non è il massimo della vita... forse solo sommerso di arequipe è mangiabile... ma credo che qualsiasi cosa sommersa di arequipe diventi buonissima! XD

Maracuya... se la conosci la eviti! Se non la conosci la provi e poi la sputi nel cesso! XD

Vendono il rum in brick! Come il succo
di frutta! Non ci potevo credere,
manca solo la cannuccina!!!

E come non parlare del rum... pardon, Ron! Siamo stati al supermercato a prendere cose da portare in italia, e cercavo del rum buono, Viejo de Caldas ovviamente, ma volevo quello invecchiato 5 anni, non quello da 3 che si trova facilmente e poiche non lo vedevo da nessuna parte, chiedendo al commesso esperto di liquori ho scoperto che esiste anche quello da 8 anni! Ma non lo avevano e mi ha indirizzato ad un altro supermercato lì vicino, quindi dopo essermi procurato una buona scorta di schifezze (i Ritz al formaggio sono divini) ci siamo recati alla ricerca del Rum mistico!
Sulla via dell'altro negozio ci siamo fermati in un negozietto di robe biologiche per cui Ramon va matto e ho potuto comprare dei pacchetti di tè di coca da regalare ad amici ed assaggiare delle ottime empanadas integrali ai funghi, delle specie di pagnottelle ripiene.
Arrivati a destinazione ho trovato subito l'agognata bottiglia de 8 anos ma con mio grande stupore ne ho trovata anche una di 12! L'indecisione era grande ma quella più invecchiata non era marca Viejo de Caldas e quindi sono andato su una da 5 e una da 8 anni per provarle entrambe... chi vuol venire a bere il miglior cuba libre della sua vita da me è il benvenuto! ;D
Sulla via del ritorno seguivo Ramon che, anche se gli avevo detto che non mi sembrava la strada giusta, sembrava molto convinto, quando ad un certo punto vediamo venire verso di noi la signora Maria Consuelo, la madre di Constanza, che ci saluta, noi la salutiamo e pensando che venisse da casa sua le diciamo che stavamo andando a casa a prendere le cose di Ramon lei ci guarda strano... perchè era lei che stava andando a casa, noi andavamo nella direzione opposta! Grande Ramon... mi chiedo come hai fatto ad arrivare a Bogotà!

Gripa porcina! Scary!

Fare le valigie è stato alquanto complicato, cercando di bilanciare il peso dei bagagli e fare entrare tutto in maniera che non si rompessen nulla... insomma il solito tetris!
Un saluto alla cara Constanza, organizzatrice dell'evento, e poi via di taxi all'aeroporto insieme a Zantiago. Appena scesi veniamo circondati da gente che cercava di venderci mascherine, li evitiamo ed entriamo nell'aeroporto. Lo spettacolo che ci si è parato davanti era abbastanza inquietante, la maggior parte della gente nell'edificio indossava sulla bocca mascherine bianche o blu, la febbre suina aveva generato una psicosi collettiva o la situazione era veramente grave? Noi eravamo abbastanza tranquilli ma a guardarsi intorno c'era poco da stare allegri, se non altro un sacco di venditori ambulanti avevano fiutato il buisness e racimolavano un po'di soldi.... come sempre ogni tragedia si trasforma prima o dopo in buisness!
Zantiago ci ha salutato regalandoci dei biglietti del Sofa come ricordo e scrivendoci sopra delle cose, notando la sua firma molto cool gli ho chiesto come mai ha questo nome visto che di solito è con la S e lui mi ha raccontato che se l'è cambiato all'anagrafe a 18 anni perchè voleva un nome figo :D In effetti con la Z è più figo... mi potrei far cambiare anche io il nome in P4010! XD
Era ormai il momento degli ultimi saluti, abbiamo lasciato gli ultimi pesos rimasti a Ramon per il suo viaggio invece di cambiarli in euro e ci siamo fatti un ultima foto insieme in ricordo di questa indimenticabile avventura.

L'ultima foto del team al completo :(

Spero di incontrare di nuovo tutti i protagonisti di questo viaggio, prima o poi sono sicuro che tornerò in Colombia! Ringrazio di cuore tutti e spero di aver fatto insieme a Francesca un ottimo lavoro e di aver reso felici tante persone appassionate come noi! Non vi dimenticheremo!

On the way back... ...alla prossima avventura... ... Chile, Giugno!!!

A Diary from Colombia - Day 5: La Verdad.

La vista dal Monserrate:
da mozzare il fiato... letteralmente!

Niente e nessuno dovrebbe decidere il percorso della nostra vita, tranne la vita stessa.
Ho immensa stima di Ramon per il coraggio che ha avuto ad intraprendere il suo viaggio e la voglia di migliorarsi, di aprire la sua percezione del mondo al mondo, quello vero. Mettersi in gioco, cambiare irreversibilmente la propria realtà. Perchè dopo aver visto e vissuto quello che ha vissuto lui non si torna più indietro, mai più.
Spero possiate godere presto anche voi dei suoi racconti, forse l'ho convinto a scrivere un blog dove raccontare tutte le sue avventure ed i suoi incontri assurdi, per magari raccogliere qualche donazione paypal per continuare il suo viaggio.

Ramon a cavallo del suo
nobile destriero: un lama!

Ieri mattina siamo stati alla chiesa del Monserrate, una chiesa in cima ad una delle montagne che circondano la città... 1200 metri in più a quanto abbiamo sentito da una guida, che quindi sommati ai 2600 di Bogotà raggiungono la bellezza di... 3800 metri! E infatti non respiravo, dopo una rampa di scale avevo l'affanno, non mi era mai capitato perchè non sono per niente un montanaro quindi la cosa mi ha abbastanza sorpreso :)
Per arrivare lassù si prende una lunga teleferica che ha soppiantato la vecchia funicolare di cui si vedono i binari sotto, dismessa forse anche per l'eccessiva pendenza... comunque anche i colombiani conoscono la canzone funiculì funiculà ^__^ (che ho anche tentato di tradurre al volo in spagnolo: "vamos vamos, vamosvamosvà!")
La vista dalla cima era davvero incredibile, e il posto ovviamente includeva un mercatino di souvenir e paio di ristoranti di cui uno francese skippato senza pensarci ed uno colombiano tradizionale che però era chiuso.

Sopas de mama, postres de la abuela :D

Tornati all'hotel io e Ramon siamo andati a fare un giro per il quartiere per trovare appunto un buon ristorante e siamo incappati in uno chiamato "Sopas de mama y postres de la abuela" ("Zuppe di mamma e dolci della nonna"!!!) dove ho potuto mangiare il famoso mondongo, che non è un energumeno che ti vuole menare, ma una famosa zuppa locale con carne e verdure varie... non male!
Tornando all'hotel ero così suggestionato dalla miriade di gente nelle strade, i venditori di cibo ambulanti, e gli scorci particolari che sono corso a prendere la macchina fotografica e ho fatto un bel giro con Ramon fotografando un po' di tutto, devo ancora riguardarle ma credo di aver fatto degli scatti interessanti.

Tres leches! Divino!

Più tardi poi siamo usciti e ci siamo fatti portare ad uno dei migliori ristoranti di qui, Luna, dove abbiamo mangiato divinamente per soli 20 euro a testa... fantastico!
Dopo cena dovevamo ritrovarci con gli organizzatori per andare a bere qualcosa insieme e festeggiare la fine della convention, ma non avendo un telefonino colombiano abbiamo usato il comune espediente locale del sud america e cioè gli uomini cabina telefonica! Qui è comune trovare in giro persone che vengono minuti di cellulare a chi non ne ha uno, li fermi per strada e ti fanno telefonare.
Il posto dove avevamo fissato si chiama The Pub, ma non riuscivamo a trovarlo e sperduti di notte per le strade della zona T iniziamo ad essere seguiti da un individuo strambo, un barbone con la sua bella busta di cose che ci chiede elemosina insistentemente, io mi fermo a chiedere indicazioni da un ragazzo che però non conosce questo locale e allora il barbone prende la palla al balzo e ci dice di aspettare, correndo via come un forsennato a chiedere indicazioni, poco dopo torna e si merita i suoi 5mila pesos colombiani (circa 1.20 euro) e felice ci lascia in pace :)
La serata è finita a bere e festeggiare con Zantiago, Constanza, Nikolas e Cristina, che ringrazio per la splendida settimana e a cui faccio i complimenti per l'impresa compiuta, sono sicuro che avranno modo di crescere e di sostenere anche in questo paese i molti fans che stanno nascendo. Good job guys!
L'ultima sera in colombia è passata, rimane un po'di malinconia e tanti bei ricordi e nuovi amici, spero davvero di poterci tornare un giorno non troppo lontano :)

Il tramonto per le strade di Chico norte, Bogotà.

A Diary from Colombia - Day 4: Brevas con arequipe!

AREQUIPEEEEE!!!

L'arequipe è in Colombia quello che la nutella è da noi! E una cremina di latte e non so cosa buonissima che usano anche per farcire vari tipi di dolci, tra cui il Brevas, una specie di fico, che diventa una cosa divina!

Backstage...

L'ultimo giorno di convention è stato abbastanza tranquillo, purtroppo c'era un po'meno gente che sabato, ma comunque era abbastanza piena, abbiamo fatto qualche intervista per la stampa e poi ci siamo seduti in giuria per la gara di cosplay.
Questi ragazzi stanno iniziando ora eppure sono davvero promettenti, alcuni costumi erano davvero eccellenti (il vincitore era incredibile!) e le performance molto originali e ricche di idee. L'idea molto interessante degli organizzatori di proiettare un video realizzato dai partecipanti prima e durante la performance sopperiva al fatto che erano partecipanti singoli e rendeva il tutto molto divertente per il pubblico. Inoltre i partecipanti selezionati erano solo 10 il che ha reso la gara affatto noisa, anzi veramente piacevole.

la giuria al completo!

Alla fine abbiamo premiato Carlos Alberto che aveva realizzato un personaggio da Final Fantasy che cavalca un chocobo, un costume veramente geniale e realizzato in maniera maniacale, pensate che ha creato e dipinto a mano più di mille piume di gomma per ricoprire il corpo del chocobo! Un mito, uno dei costumi più belli che ho visto in vita mia!
Presto pubblicherò su cosplay.com uno shooting che ho fatto a lui ed uno fatto ad Angelica.
Dopo l'annuncio del vincitore abbiamo deciso di comune accordo con gli organizzatori di dare sul palco a ciascuno dei partecipanti una sorta di valutazione, per dargli modo di migliorare e per non lasciarli con una sensazione di frustrazione. Una sorta di American Idol, o X factor per i non esterofili ;)
Visto che i partecipanti erano così pochi era una cosa fattibile ed interessante anche per il pubblico, e quindi mi sono cimentato al microfono col mio spagnolo che negli ultimi giorni da maccheronico è diventato simil decente a spiegare le cose buone e le cose negative di ciascun partecipante, cosa che hanno apprezzato davvero molto.

Congratulations!

Devo dire che questa convention è stata davvero una bellissima esperienza, perchè siamo stati pionieri in questo settore qui e ho sentito di poter aiutare con la mia esperienza sia l'organizzazione che la comunità di cosplayer colombiana, e questa è stata la maggior ricompensa! Ringrazio tutti per gli splendidi giorni che abbiamo passato lavorando qui e spero che questa realtà possa crescere e diventare al pari di altri paesi latinoamericani, perchè questi ragazzi se lo meritano davvero!

Fiesta!

La sera l'abbiamo passata riposando, e io e Ramon ci siamo aggirati durante la notte per il quartiere per recarci all'unico supermercato aperto a comprare schifezze locali da mangiare in hotel, Arequipe a gogo! E poi i mitici Ritz con queso, troppo buoni, ci sono un sacco di cose di cui devo fare scorta da portare in italia, primo su tutti il Viejo del Caldas, best rhum ever!

Yo y mi amiga Angelica :)

A Diary from Colombia - Day 4: El bandido de la rumba

come animaletti in gabbia :D

Il tempo colombiano funziona in maniera diversa dal nostro, se dai un appuntamento alle 10 significa che può avvenire tra le 10 e le 10:59... sempre 10 sono :D
Ormai l'abbiamo capito e non ci abbiamo messo molto ad adeguarci all'usanza locale, da bravi italiani!
Il mio spagnolo migliora a vista d'occhio, mi sto sforzando di parlarlo il più possibile, invece di usare l'inglese, e sto notando buoni risultati :)

qualcuno ha detto panico da palcoscenico?
non so cosa voglia dire XP

Oggi siamo stati quasi tutto il giorno alla convention, e c'è stato l'incontro col pubblico, dove abbiamo inscenato un altro piccolo show, ormai non sono più intimidito dal pubblico e in particolare qui sono così eccitati di averci con loro che è un piacere immenso scherzare con i fans e farli divertire.
Alla fine abbiamo annunciato i cosplayer finalisti per la gara di domenica, con loro immensa gioia, il primo premio sarà un viaggio a Città del Messico per partecipare alla convention TNT, di cui io e Francesca siamo ormai veterani, di sicuro il vincitore si divertirà un sacco!

Ancora sotto i riflettori XD

Dopdiche abbiamo preparato un tavolo dove Francesca poteva firmare autografi e fare foto col pubblico, in breve tempo la fila faceva il giro del palazzetto. Mentre lei si occupava di questo io ho fatto qualche giro e mi sono ritrovato più volte assalito da ragazzine che chiedevano di farsi foto con me tutte emozionate... che bello, qualche volta anche noi uomini riceviamo un po'di attenzioni, posso dire di avere delle ammiratrici in colombia! XD

incontro con una ragazzina sfortunata,
a volte basta poco per fare felice qualcuno.

Nel frattempo ho fatto uno shooting ad Angelica, una cosplayer colombiana molto carina che scrive per un sito web ed è qui anche come giornalista. Conto di pubblicarlo presto su cosplay.com.
Dopo circa 3 ore abbiamo concluso la sessione di autografi, Francesca era sfinita, e siamo tornati all'hotel per prepararci alla cena con i cosplayer selezionati per la finale.
La cena si è tenuta in un ristorante giapponese che manco a farlo apposta si chiama WabiSabi... proprio come il giapponese dove andiamo spesso a Firenze... lol!
Cucina devo dire veramente ottima, e i ragazzi erano eccitatissimi di essere a cena con noi e ci facevano mille domande sui nostri viaggi in giro per il mondo, è stato davvero molto divertente!
La serata è poi proseguita con un giro per il quartiere dei locali di Bogotà, che devo dire ha una vita notturna veramente interessante :D
Come dice la signora Maria Consuelo... yo soy el bandido de la rumba!!! XD

tranquilli, ce n'è per tutti!

A Diary from Colombia - Day 3: Ron!

Inizio ad ambientarmi e devo dire che questo paese mi piace molto!

La signora Maria Consuelo in un ritratto
attaccato nella sua splendida casa.

Verso le 8 stamattina sono stato svegliato da musica a tutto volume, ok che qui i muri sono di cartone e si sente tutto, ma non ho idea di chi avesse avuto la brillante idea di sparare musica latina a mille decibel... dal letto con rincoglionimento a mille ho chiamato la reception e l'hanno spenta in 10 secondi... mah!


... chi non si può permettere un motore
si arrangia con quel che ha!

Poi la signora Maria Consuelo, madre di una degli organizzatori ci ha portatii a fare un giro su una delle montagne che circondano la città, da dove si può godere di una vista incredibile...

Panorama della città da un punto
di vista insolito :)

Lungo la strada un sacco di carretti trainati da muli e di dog sitters che portavano al guinzaglio tipo 10 cani ciascuno, molto caratteristico.

Super-Ramon nella cava di pietra!

Dopo pranzo finalmente è arrivato il momento di andare per la prima volta a vedere la convention, che sebbene fosse già stata aperta giovedì per le scuole, affrontava il suo primo vero giorno.
Sofa 2009 è la prima convention di anime manga e fantascienza che viene organizzata in Colombia, gli organizzatori sono dei giovani molto intraprendenti che si sono imbarcati in questa grande scommessa, e devo dire che sebbene non abbiano alcuna esperienza diretta se la stanno cavando alla grande!
Dopo un breve giro della convention toccava a noi andare in scena con la nostra conferenza stampa. I giornalisti della carta stampata e del web erano molto eccitati per la nostra presenza perchè a quanto pare è davvero raro per loro avere ospiti dall'europa ed in particolare hanno grande ammirazione per l'Italia (a quanto pare ci bistrattano solo in europa!).

Attentissimi nell'ascoltare le domande più disparate!

Francesca rispondeva alle domande in italiano per essere più sciolta ed io le traducevo in inglese, che loro parlano molto bene, e infarcendo il tutto con interventi più o meno comici per rallegrare l'ambiente XD ma anche con qualche interessante riflessione o spunto per la stampa.

tempo di dare spettacolo: Press Conference

Alla fine è stato molto divertente e piacevole, e mi ritengo soddisfatto in vista dell'intervista col pubblico di sabato.
Dopo aver consciuto un po' di gente tra giornalisti e staff della convention siamo tornati in hotel e poi ci sono venuti a prendere per andare nella Zona T, il quartiere dei locali di Bogotà, per cena e post cena.
Il posto è molto carino, pieno di giovani con una strada chiusa al traffico dove poter passeggiare tra locali più o meno scintillanti, abbiamo mangiato in una pizzeria, dove ho potuto osservare (ma mi sono astenuto dal mangiarla) la pizza colombiana... non mi pronuncio ;D
Dopo di che siamo finiti in un posto dove suonavano e ballavano la salsa dal vivo, molto bello, avere l'orchestrina che suona davanti a te è veramente un altra cosa. I suonatori sembravano quasi dei mariachi in versione salsa, veramente bravi e non avari di virtuosismi!
Con me c'era uno degli organizzatori ed un altra ospite della convention, Cristina Hernandez, famosa doppiatrice messicana che doppia molti film e cartoni animati famosi per tutta l'america latina.
La serata è stata molto divertente anche grazie alla loro compagnia, ci siamo fatti un sacco di risate!
Siamo stati lì fino alla chiusura alle 3, qui c'è una legge che impone a tutti i locali di chiudere a quell'ora, a quanto mi hanno raccontato a causa di un sindaco a dir poco bigotto, che la gente di qui non manca di prendere pesantemente per il culo :D
Ah, e poi ho scoperto che qui il rhum si chiama come il mio quasi omonimo cantante... Ron! ahahah!

A Diary from Colombia - Day 2: Hola, ¿qué tal, amigos?

Ho scoperto che in Colombia il governo assegna vari livelli alle zone delle città, da 1 a 6, secondo il grado di povertà e quindi di pericolosità. Zona 1 è la più povera, e pare che qui a Bogotà esista anche una zona 0. Il nostro hotel fortificato è credo in zona 5, ma forse lunedì mi faccio portare in zona 2 a fare un po'di foto da gente del luogo con cui ho parlato ieri sera... interessante!


Giornata non ricchissima ieri, siamo stati in hotel la mattina a riposarci aspettando quelli dell'organizzazione, qui in hotel c'era una specie di evento strano di presentazione di non so cosa, c'era un sacco di gente nella sala conferenze e ogni tanto suonavano a tutto volume roba come la musica di Jurassic Park (probabilmente in onore della recinzione) e YMCA... ho provato a chiedere al facchino cosa stessero facendo ma mi ha guardato male ed è andato via! (forse a causa del mio spagnolo improvvisato)
Poco dopo è arrivato Ramon, un mio vecchio amico fotografo italiano che ha deciso di proseguire il suo viaggio estivo in america a tempo indeterminato vagabondando per l'america latina senza altra meta che arrivare un giorno imprecisato in Patagonia...

Mitico Ramon! www.autolycus.it

dopo aver girato messico, nicaragua, guatemala è arrivato qui per incontrarsi con noi, visto che gli avevo preannunciato che sarei stato qui gli ho anche portato dei beni di prima necessità di cui aveva bisogno, e così ieri si è aggregato a noi!


A pranzo siamo andati in un paesino che è stato inglobato negli anni nella città, un posto molto carino in stile spagnolo, lì ho mangiato una zuppa tipica colombiana che si chiama ajiaco, fatta con patate strane pollo e altra roba in cui ti ci mettono anche formaggio a piacimento...

mitica zuppa, l'ajiaco, molto buona devo dire,
ma il piatto forte è stata la mega bistecca
con contorno di quesadillas! Fenomenale! :D


Abbiamo fatto anche un salto in un supermercato locale dove mi sono pentito di non aver fatto foto, perchè il banco della frutta e verdura era paragonabile a quello di un pianeta alieno, roba mai vista dalle forme e colori più assurde.
Abbiamo comprato un paio di cosette che assaggeremo in questi giorni, il primo test è stato:

la Guanabana intera.

Guanabana, il frutto alieno!
Un frutto assurdo che sembra fatto di intestino alieno e che sorprese i conquistatori spagnoli, date le sue enormi dimensioni viene venduto a pezzi relativamente piccoli.
L'interno è bianco e filamentoso con pezzi che inglobano i semi neri, al tatto è molliccio e schifoso, al gusto è asprino tipo un agrume e dolciastro... a me non è piaciuto per niente, agli altri si. Quando torno metterò su il filmato di quando l'abbiamo mangiato.

guanabana e papaya, vai di tropical!


La sera siamo usciti con Gian Luigi ed i suoi amici e siamo stati in un locale dove suonava Charlie, il suo amico cuoco del suo ristorante. Il locale era molto carino ma non c'era molta gente, alla fine era pur sempre giovedì sera, ma nei prossimi giorni c'hanno promesso di portarci nei posti più significativi, intanto ho fatto il mio secondo incontro con l'Aguardiente, liquore tipico locale che sa vagamente di anice e non so bene da cosa è fatto, non è affatto male!

A Diary from Colombia - Day 1: Primo impatto!


Siamo partiti all'alba da firenze, alzata alle 4:50... ma ormai non mi fa effetto per niente dopo essermi abituato agli orari Rai di Buongiorno Regione.
Volo liscio come l'olio, e cioè me lo sono dormito tutto, sia il volo breve per parigi, sia quelli di 11 ore per Bogotà. Anche se il pilota chiamava centomila volte annunciando turbolenze che poi nessuno ha sentito... quando invece poco prima c'erano state le montagne russe a bordo e non aveva avvertito nessuno... giusto per farmi svegliare di soprassalto.

Lo scalo a Parigi meno traumatico del solito, mi hanno solo analizzato lo zaino in cerca di esplosivi, ma ormai credo che abbiamo trovato un modo per neutrailzzare gli acidissimi controllori parigini.
Sorridere ed essere super gentili, quasi ti facesse piacere essere analizzato in ogni pertugio, li rende inquieti perchè l'unica cosa che non vorrebbero mai farti i parigini è un favore! E quindi ti lasciano andare in fretta.
Es. "mi farebbe piacere se mi ispezionasse anche lo zaino :)" - "no prego vada pure! è__é"

Club Colombia,
la migliore birra colombiana,
a quanto ha detto un tizio...

Arrivati qui il primo impatto con la Colombia è stato positivo direi, mi ricorda un po' Città del Messico ma più verde. Bogotà è piena zeppa di parchi molto belli, una città verdissima per essere una metropoli di 6 milioni di abitanti.
L'altitudine, siamo a 2600 metri, non ci ha dato molto fastidio, solo Francesca sta soffrendo un po' di mal di testa, ma probabilmente perchè ha dormito male in aereo e non per l'altitudine.

Sarà per tenere fuori loro o dentro noi?

L'hotel è molto carino ma fa inquietudine vedere che le case hanno recinzioni col filo spinato e il nostro hotel ha una recinzione in acciaio con sopra i fili con l'alta tensione, sembra quasi il recinto di Jurassic Park! vorrà dire che siamo al sicuro o che qui la notte c'è la guerriglia?

La vista dall'ingresso dell'hotel...

Stasera siamo stati a cena con degli amici degli organizzatori, abbiamo iniziato a conoscere la cordialità e amichevolezza dei colombiani, e ci stiamo già divertendo molto.

...all'interno però è molto carino :)

Il proprietario del piccolo ristorante si chiama Gianluigi ed è mezzo italiano, parla la nostra lingua ed è molto simpatico e ci ha fatto fare un breve giro di una zona di locali qui vicino.
Ma un uscita per bene è rimandata a domani visto che siamo un po'tutti stanchi e domani non abbiamo impegni. E' il momento di farmi una bella dormita visto che è quasi l'1 di notte e gli occhietti si stanno chiudendo...