venerdì 3 luglio 2009

That Damn Crazy Summer 2009 - Chapter 1 - Yet another endless trip (MI-LA)

Ok, sorry for all my english speaking friends but I'm gonna write this in italian just to be free to express myself in the best and more natural way, so if you really care you can use a web translator even if it could make it funnyer than it will ever be... and I hope it will be some funny ;P

Quando sali su un aereo, c'è sempre qualcuno degli assistenti di volo che ti chiede di mostrargli il boarding pass per bisbigliarti qualcosa di incomprensibile cercando di spiegarti dov'e il posto, ma tanto è scritto sul biglietto... forse è per questo che lo dice in modo da non fartelo capire ed indica una parte a caso del corridoio... ma va bene, che importa, il problema nasce quando una volta seduto nel posto assegnato ti giri e ti accorgi che accanto a te, dall'altra parte del corridoio c'è un papà sorridente con un bambino di 1 anno in braccio che ti vede ed inizia ad urlare nel modo più stridulo e fastidioso possibile.
In quel momento capisci che sarà un lungo volo a meno che non trovi una scappatoia. Accanto a me sedeva una signora di mezz'età italiana, ma che vive negli Stati Uniti da molti anni insegnando italiano in nebraska... nel mezzo del nulla come mi ha detto. Donna interessante ma non ho avuto molto di parlare molto con lei perchè non appena mi ha chiesto se potevo scambiare il mio posto con una sua amica che sedeva in un altra zona dell'aereo non ho aspettato un secondo e mi ci sono fiondato. Ed ho dormito come un angioletto per tutto il volo :D!

Nel nuovo posto sedevano accanto a me madre e figlia, italiane, anche se un po'scure di pelle, pensavo fossero del sud, tipo sicilia o calabria ma ogni tanto quando la madre parlava non riuscivo a capire bene cosa dicesse, solo qualche parola italiana a tratti, tanto che pensavo fosse uno strano dialetto... Poi ho scoperto che erano indiane, la figlia probabilmente nata in italia, ma la madre parlava un misto di punjabi e italiano assurdo...
Quando stavano compilando il modulo verde per il visto mi sono reso conto che ormai sono così abituato a farlo che non mi pongo più strane domande come facevano loro, allora ho contato e mi sono reso conto che questo è il mio decimo viaggio intercontinentale... bel traguardo, non c'è che dire!

Il viaggio è andato abbastanza bene tranne le 2 ore che abbiamo dovuto aspettare, già seduti nell'aereo, a Newark. A causa del maltempo avevano bloccato momentaneamente i decolli e quindi non ci davano l'autorizzazione, l'anno scorso mi capitò di peggio a JFK quando tornavo in italia. Quella volta furono 4 ore in un aereo della Delta, che vi consiglio di evitare per voli lunghi visto lo spazio ridicolo che c'è per le gambe in quei sedili. Continental è molto molto meglio, potevo sentire ancora le gambe quando siamo arrivati.

JoEllen è venuta a prendermi col suo maggiolino rosso ed il primo benvenuto che ho avuto da LA è stato vedere dall'autostrada un enorme set cinematografico con green screen delle dimensioni di uno stadio di calcio, una cosa strabiliante. Nel mezzo c'erano tipo 4 colonne enormi illuminate di blu che non ho idea di cosa potessero essere, ma immagino stessero girando un film di fantascienza o catastrofico che probabilmente correremo in sala a vedere l'anno prossimo... figata!

Stamattina american breakfast preparata da JoEllen per me e Matt, il suo ragazzo, che ho finalmente potuto conoscere personalmente, per ora avevo solo visto i suoi lavori online come la serie There Will Be Brawl, veramente eccezionale.
spray oil! fuck yeah!
Cucinare con olio d'oliva spray, a prima vista fa accapponare la pelle, almeno quella di un italiano tradizionalista, ma siccome non sono tradizionalista per niente ho pensato che ha i suoi lati positivi, almeno riesci a dosarne il minimo indispensabile per ungere la padella, ok che l'olio bono bono del nonno di Matteo deve stare nella bottiglia, ma quello non lo usi per cucinare ;P

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