domenica 5 settembre 2010

Going eastbound in Summer 2010 - Chapter 7 - Dubai crane city

martedì 20 luglio 2010 alle ore 23.42

Dubai creek
Arabi ai grandi magazzini...

Dubai non è un posto facile, nè da comprendere nè da vivere.
Sebbene tra i paesi islamici sia uno dei più occidentalizzati e tolleranti, le regole musulmane si fanno comunque sentire. In più ci si mette il caldo insopportabile. 45°C ed un umidità pressante ed inaspettata da una zona desertica.
Arabi sciano ai grandi magazzini...

Ero abituato agli oltre 40 di Las Vegas, ma l'umidità intorno al 10% li rendeva abbastanza sopportabili. A Dubai no. E'difficile abituarsi a camminare in un forno e quindi le visite a piedi ai quartieri della città diventano brevi e sofferte. Tanto più che il quartiere storico di Deira, sebbene in stile arabo, probabilmente sarà risalente a 20 o 30 anni fa.
Dubai vista dall'osservatorio del Burj Kalifa
Piccioni svolazzano sui prati viola (???)
della città...

Ben altra storia la parte nuova della città dove abbiamo potuto visitare il centro commerciale più grande del mondo (con all'interno mega aquario dove poter fare diving con gli squali), sovrastato dal Burj Kalifa, palazzo più alto del mondo, ed il secondo centro commerciale più grande del mondo (perchè non superarsi da soli?) con all'interno tanto di pista da sci.
Burj Kalifa, il palazzo più alto del mondo!
La fontana del Dubai Mall...
vi ricorda qualcosa?

Il Burj Kalifa è senza dubbio imponente e spettacolare. Sinuoso ed affusolato sembra quasi estendersi a perdita d'occhio ben oltre i suoi 800 metri di altezza, misura che già di per se non ha eguali.
Ai suoi piedi una mega fontana, spudoratamente copiata da quella dell'hotel Bellagio di Las Vegas, che con simile cadenza si produce in entusiasmanti show d'aqua a tempo di musica. Da brividi il suono degli spari d'aqua più alti, autentiche esplosioni.
perchè bere RedBull quando
c'è l'energy drink di Tonino Lamborghini?

Non poteva mancare una mattinata sulla spiaggia di Jumeirah, con vista sul Burj al Arab. Vista relativamente buona perchè la foschia a Dubai raggiunge livelli record, basta andare qualche chilometro più lontano e non si vede neanche più il Burj Kalifa. In più diciamo che le ore in spiaggia non sono state per niente piacevoli.
trova l'intruso ;)

Abbiamo benedetto il fatto che il mare fosse più freddo che in Thailandia, e siamo stati in acqua praticamente tutto il tempo anche perchè comunque asciugarsi fuori era un impresa impossibile. Si passava direttamente dall'essere bagnati all'essere bagnati di sudore, senza quel momento asciutto di mezzo. Lo spettacolo però è stato interessante. I bagnanti, quasi tutti giovani uomini arabi, che di solito vedi per strada tutti seri e compassati, qui sembravano una banda di ragazzine, ridacchiando e facendo giochi stupidi in acqua. Facevano tenerezza :)
Unica salvezza se sei fuori in strada a Dubai sono le fermate degli autobus. Vere e proprie cabine dotate di aria condizionata, sicuramente paradiso dei barboni, se solo ne avessi visto almeno uno.
Insomma alla fine tirando le somme devo dire che sicuramente non ci tornerei volentieri. Diciamo che non fa per me.
Tanto per rendere l'idea del caldo di Dubai.
Non aveva appena piovuto, è sudore quello!
Ed ero così già 10 min dopo essere uscito dall'hotel...

Inoltre vedere tutti questi cantieri, migliaia di gru e di palazzoni immensi e vuoti mi mette angoscia. Ovunque ti giri c'è un senso di incompiuto e di morto, inerte. E'quasi deprimente. O forse lo era ripensando ai vivaci luoghi visitati nelle ultime settimane.
Ma tutto alla fine viene messo via nel bagaglio di esperienze ed anche quelle meno piacevoli diventano importanti ed utili.
Questa è globalizzazione! O__o


La mente corre velocemente indietro pensando ai luoghi ed alle persone conosciute. Alcune magari le ritroveremo, molte altre non le vedremo mai più ma sono state parte di questa avventura e le ricorderò per sempre.
Never forget!
Over the top.

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