martedì 25 agosto 2009 alle ore 21.50
Credo che questa pagina sia la più importante di questo diario di viaggio, probabilmente sarà l'ultima, anche se sono ancora a Los Angeles in questo momento. Approfitto di quest'ultima settimana di calma e tranquillità qui per raccogliere tutti i ricordi e le esperienze di questo incredibile viaggio, ma soprattutto per ricordare con affetto tutte le persone, gli amici vecchi e nuovi che hanno costellato di esperienze indimenticabili quest'avventura.
Prima di tutti Giammarco e Jacopo ovviamente, che sono stati i miei compagni di viaggio, avventurieri, fratelli e parte di un team formidabile. Ricordo ancora quando a Firenze hanno faticato (poco) per convincermi ad intraprendere questa traversata con loro. E come dimenticare quel momento a Cuba, sulla spiaggia di Cayo Coco, quando abbiamo deciso di riprendere in mano il progetto originario di girare un reportage a Cuba, fregandocene del fatto che non avevamo visto giornalistico e che saremmo potuti finire nei guai. In quel momento è davvero iniziata la nostra avventura, in quel momento abbiamo iniziato a creare qualcosa che rimarrà nel tempo, grazie ragazzi!
Prima di tutti Giammarco e Jacopo ovviamente, che sono stati i miei compagni di viaggio, avventurieri, fratelli e parte di un team formidabile. Ricordo ancora quando a Firenze hanno faticato (poco) per convincermi ad intraprendere questa traversata con loro. E come dimenticare quel momento a Cuba, sulla spiaggia di Cayo Coco, quando abbiamo deciso di riprendere in mano il progetto originario di girare un reportage a Cuba, fregandocene del fatto che non avevamo visto giornalistico e che saremmo potuti finire nei guai. In quel momento è davvero iniziata la nostra avventura, in quel momento abbiamo iniziato a creare qualcosa che rimarrà nel tempo, grazie ragazzi!
Il ricordo dei giorni passati sulle spiagge dominicane sono ora una costante tortura, come si fa a tornare alla vita normale quando sei stato in paradiso? E dire che all'inizio ci era sembrato quasi un inferno, catapultati in un villaggio da terzo mondo dopo il benessere americano, ma è stato facile adattarsi alla dolcezza e semplicità di quei luoghi. Sicuramente la vita in quei posti ci ha cambiato, non so se in meglio o peggio, ma comunque il cambiamento è sempre una cosa buona. Ricordi brutti come la nottata in cui Claudio fu ferito a Las Terrenas, oppure quando sono stato arrestato a Cuba per aver scattato foto ad un azione violenta della polizia. Per fortuna tutti questi episodi si sono risolti bene, e rimangono nella memoria insieme a tanti altri bellissimi ricordi. L'arrivo a Miami, con Jacopo e Giammarco che vengono a prendermi a sorpresa su una decappottabile. I tuffi dalle rocce altissime alle cascate di Damajagua. L'essere riusciti ad intervistare Yoani Sanchez clandestinamente senza farci beccare dalle autorità cubane ed il momento della partenza da Cuba portandoci con noi tutto il materiale girato. La gioia degli ultimi 3 giorni a Las Terrenas scaricando lo stress cubano e molti altri scolpiti per sempre nelle nostre menti. Tutte le persone che abbiamo conosciuto in questo viaggio: Maddalena, Mosè Giovanni, Marlene, Claudio, Julie, Izra, Maria Alessandra, Michael e Raquel Renè, Miguel e Gelsi, Julio e Aurora, Cari, Camilo, il francese che mi ha insegnato ad andare in windsurf e mille altri che probabilmente non rivedremo mai più ma che hanno avuto un ruolo importante in quest'avventura. Un ringraziamento speciale, dal profondo del cuore a Zio William e Zia Sandra, i parenti di Jacopo che sono stati così gentili, generosi e premurosi con noi, senza di loro probabilmente tutto questo non sarebbe accaduto. E come dimenticare Joellen e Matt, Kyle, Jacky, Ginny e Rob, Vanessa, Shige, Antonio e Katrina, Dorian, Julia, Indra, Greg e tutti gli altri amici vecchi e nuovi con cui ho passato bei momenti negli Stati Uniti. Non sono ancora tornato a casa e sono già triste. Ma chissà quali nuove avventure mi riserverà il futuro...
...per adesso... titoli di coda!
T___T
T___T
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